Al di là della camorra Napoli sta vivendo una situazione drammatica. Dal 2004 al 2009 le condizioni socioculturali della città sono peggiorate. I minori in particolare non sono più ragazzi inesperti, impulsivi e condizionabili. Spesso ci troviamo di fronte a giovani che hanno già capacità criminali degne di soggetti adulti. E l’assenza di un’occupazione stabile e di prospettive di crescita economica non sembra lasciare spiragli alla speranza di un cambiamento. Ma se Napoli può rappresentare un distretto criminale nel quale collaudare nuove forme di contrasto alla criminalità minorile e alla devianza giovanile e sperimentare nuovi percorsi formativi e culturali, raccogliendo input dall’Europa, è l’analisi sulla famiglia che conduce a conclusioni allarmanti. Il “criminal profiling” sembra scaturire dalla mancanza di una corretta educazione alla legalità e rispetto del prossimo; dalla diffusione di modelli sociali che inducono ad inseguire i facili guadagni. E per la prima volta ad affermarlo sono proprio i genitori. Si va ben oltre la criminalità comune, ben oltre la camorra e la mafia. Gli autori sono convinti che, in primo luogo, gli amministratori locali dovrebbero svolgere autentiche “indagini di mercato” per porre in atto una vera strategia di servizio i cui livelli di qualità siano misurabili. Così facendo, l’effi cacia delle azioni di intervento si dovrebbe verificare costantemente: una scelta politico-sociale difficile, complessa e coraggiosa soprattutto se tale “verifica” viene svolta con il coinvolgimento di tutti gli interessati, cittadini in primis. Il lavoro non pretende, in alcun modo, di essere esaustivo: rappresenta soltanto un momento di confronto e di analisi che punta alla prevenzione e al recupero dei giovani sulla “borderline” del crimine. Le interviste agli “opinion leader” e la diffusione dei dati del sondaggio che ha visto la partecipazione di 2000 napoletani sono state realizzate grazie all'impegno dei numerosi giornalisti; la presentazione è a cura del professor Mario Segni. La campagna di comunicazione sul distretto criminale ha ricevuto il “Premio Giancarlo Siani”.