La presente trilogia nasce dal desiderio di riunire fogli che si sono accumulati nel cassetto dai 18 ai 60 anni. Il titolo, con ironia, sdrammatizza il contenuto dandogli un'unità postuma. La parola "poesia" è impegnativa, ma immersa nel diluente dei sinonimi risulta pronunciabile. Assenze, essenze, presenze, sono sensazioni delle quali ci vestiamo quotidianamente, sono momenti della vita, dagli amori giovanili a quelli maturi per approdare, alla soglia della terza età, ad elementi più meditativi e civili. Questi versi costituiscono un ricordo, una sorta di autobiografia con panorami collinari e montuosi che si perdono nel cielo, sfumando all'orizzonte, osservati da un viadante solo un attimo prima di riprendere il cammino.