Hàrikhot… l'adolescente degli Alhaturkh che è riuscito a combattere
la mostruosa minaccia che incombeva sulla propria tribù. Che ha
lottato contro licantropi e demoni. Che ha inferto il decisivo colpo alle
smisurate ambizioni del Demone Spettrale Supremo.
Ora è reietto.
Fgèhrhodd… lo scheletro animato che, incontrando la Morte, pare
aver trovato una estrema ragione di vita. Il non-morto dal remoto passato
di gloria e di magia, nonché dalle innumerevoli precedenti esistenze.
L'anima persa conscia della propria ultima occasione per vivere.
Lo accompagna.
Zàxeras… l'enigmatica spada che altro non è se non la Morte reificata. Continuamente braccata dalle più oscure potenze esistenti, perennemente
bramose di sottometterla definitivamente al loro dominio. Un
concentrato di potere che reca seco rischi inimmaginabili.
Non è ancora al sicuro.
E mentre la Morte, assieme a coloro che con lei scelgono di camminare,
si trova a fronteggiare le indesiderate attenzioni degli dei che dominano
sui Monti delle Nebbie, le vicissitudini degli ex-compagni di
Hàrikhot non sono affatto terminate...
Il libro più bello che io abbia mai letto!
– Un tale che non aveva ancora mai letto un solo libro in vita sua.
La più grande opera letteraria di tutti i tempi!
– Un altro tale, da me profumatamente pagato.
Ma io non capisco… Non capisco! Che cosa scrivi a fare delle
robe così lunghe che non servono a niente? Scrivi dei messaggi
ai nostri amici, invece, che quelli almeno li legge qualcuno!
– Monica, il bastone della mia giovinezza.