Il tema delle esposizioni napoletane svoltesi tra Otto e Novecento, in parte ispirato
dai fermenti che accompagnano l'Expo di Milano 2015, costituisce argomento di
grande fascino e utilità per documentare, per la prima volta, attraverso il vasto repertorio
fornito dalla stampa illustrata e dal collezionismo pubblico e privato, le architetture
realizzate in tali occasioni e analizzare le trasformazioni urbane che hanno
caratterizzato la città nel suo passaggio dal regno borbonico a quello sabaudo.
Sono state così descritte, oltre alle strutture dei congressi, quelle che hanno ospitato,
all'indomani dell'Unità e fino al Fascismo, l'Esposizione Internazionale Marittima
(1871), l'Esposizione Nazionale di Igiene (1900), la Mostra Floreale ed Orticola (1911),
la Prima Mostra Nazionale dell'Agricoltura (1933), la Prima Mostra Nazionale dei
Prodotti Locali (1934) e la Seconda Mostra Internazionale di Arte Coloniale (1934).
Assieme a quelle infrastrutture, in parte scomparse, che hanno reso possibile e favorito
il loro svolgimento.