racconti che vengono presentati al lettore in questa raccolta
sono stati scritti durante un lasso di tempo che va dai primi
anni di università dell'autore fino a quelli -post-laurea-. L'ultimo
in ordine di apparizione (Qualcosa da buttare), è il primo
in ordine di creazione. Alcuni vennero rivisti e rielaborati a
distanza di molti anni dalla loro prima apparizione. I protagonisti
dei racconti sono studenti fuorisede lucani o comunque
meridionali (non benestanti) provenienti spesso da piccoli e
sperduti paesini, che venendo a studiare prendevano casa in
affitto nei quartieri popolari e nelle periferie della Capitale.
Principale protagonista è Luciano, in qualche modo l'alter ego
dell'autore, seguito nelle sue avventure e disavventure fuorisede:
gli esami che non finiscono mai, le esperienze politiche,
sbornie selvagge, lavoretti infimi per mantenersi agli studi,
occupazioni, manifestazioni e scontri di piazza, ragazze e
amori difficili, il richiamo della propria terra, i vagabondaggi
nella Lucania ancestrale e selvaggia… Nel libro appare anche
un rapporto con la politica e i grandi eventi dell'attualità
metropolitana,
raccontati dal punto di vista di alcuni -marginali- (i
fuorisede appunto), che restano tuttavia sullo sfondo, mentre
a tenere uniti i fili narrativi sono i rapporti umani e d'amicizia
tra studenti con la medesima origine e condizione sociale.