P. Pietro Colbacchini (1845-1901), sacerdote del clero vicentino, missionario in Brasile dal 1884, entra nell'Istituto fondato da Giovanni Battista Scalabrini nel 1887, all'inizio delle migrazioni di massa degli italiani in America.
Carattere sanguigno, leale, franco e schietto, alieno da compromessi, lotta per 17 anni contro vescovi e sacerdoti locali per imporre la necessità di difendere e sostenere gli emigrati italiani nel Paranà e nel Rio Grande.
Nelle sue lettere e nei suoi scritti risalta lo scontro tra due concezioni di religiosità: quella della chiesa brasiliana, più popolare e nazionalista appena uscita dalla protezione dell'impero (Padroado) e quella più integralista e papista dei sacerdoti italiani.
Per la prima volta queste due concezioni si confrontavano
e si scontravano sullo stesso terreno, preparandosi a un'unione che avrebbe protetto i fedeli locali e quelli immigrati.
A 125 anni dalla sua morte, l'opera pioneristica di P. Colbacchini merita di essere conosciuta non solo all'interno della congregazione scalabriniana, ma anche in un ambito più vasto, capace di apprezzare il suo impegno religioso e sociale.