Nel raccontare la fortunata vicenda di un imprenditore napoletano, impegnato abilmente nel campo dell'arredo e del design, quest'agile volumetto rievoca un periodo assai felice della nostra città; non quello dell'immediato dopoguerra che recava ancora i segni del recente passato, ma l'altro, corrispondente agli anni del cosiddetto «miracolo economico». I quarant'anni conclusivi del '900
videro una Napoli ricca di vita socio-politica, di movimenti culturali nei vari campi, dalla letteratura alle arti, dal cinema allo sport, di scambi coi centri maggiori in emulazione e competizione. In questo contesto, anche l'architettura
e il design giocarono un positivo ruolo, basti pensare a quanti nuovi
quartieri videro la luce e a quanti show-room si aprirono in rapida successione e tutti, specializzati ognuno in una tendenza, con positivi risultati. Tra i protagonisti del periodo emerge la figura di Luigi Contegno cui è dedicato il presente saggio. L'autore di quest'ultimo, che peraltro collega l'attività moderna
alle arti e mestieri tradizionali, delinea un contesto di strade e quartieri assai espressivi dell'operosità napoletana.