Il senso della coscienza che riguarda dapprima il tutto e poi il niente. Le colpe, il contingente, l’anima, la razionalità… l’uomo.
Oggi tutto, domani miseramente nulla, un nulla di carattere cosmico.
Eppure, ieri, quel nulla, era tutto.
La storia della propensione alla timidezza, della - ψυχή – che ricerca l’essenza dell’agire, un agire impulsivo, inconscio.
Proprio come Zeno ed il maledetto fumo celante i disagi con suo padre, i continui litigi, il maltrattamento.
L’inconscio sommerso sotto quella misera punta di iceberg è un incredibile ossimoro ma perfettamente giustapposto: un’immensità nascosta in un’infinità di certezza/ incertezza, un’antitesi univoca.
Il mare, appunto, la certezza di bere domani, l’incertezza di cosa c’è nel fondo.
Grazie mamma, grazie papà.