Senza nemmeno il bisogno di recarmi in pellegrinaggio a Lourdes, né di votarmi a Santa Rita, la santa delle cause perse, il 23 luglio mi sposo…
Ma prima di giungere a tale agognata meta, ho patito le pene dell'inferno per anni.
Perché la vita da single non è così divertente come le riviste patinate ci fanno credere:
è grottesca.
Ora, il punto non è parlare male o bene della categoria -uomini- e nemmeno farne
un'apologia; nossignore, la questione è decisamente più spinosa e ci si potrebbe fare
una risata se poi non si scoprisse che, purtroppo, questa è la realtà, non una mera e
fittizia parodia…
In questo arco temporale da single, una serie di uomini hanno fatto capolino nella mia
esistenza, per poi svanire come meteore dalla mia orbita. E, mi preme sottolinearlo, non
avevo poi esorbitanti pretese. Forse è colpa mia, se è vero quello che scrisse Dickens: -ad
una madre servono 20 anni per fare di un bambino un uomo; ad un'altra donna bastano
5 minuti per farne un idiota-. Tuttavia, non mi pare giusto che io debba pagare lo scotto
per il comportamento delle altre, dal momento che il mio atteggiamento è tutt'altro
che aggressivo: amo il corteggiamento vecchia maniera… Walter, il mio futuro marito,
mi conquistò così…